Un momento del webinar “La Medicina di Genere in Sicilia e il Piano di Formazione Nazionale”
Condividere lo stato dell’arte della Medicina di Genere in Sicilia, con particolare riferimento al Piano di Formazione Nazionale in Medicina di Genere e al percorso dedicato alla Rete dei Referenti aziendali e degli operatori sanitari. Questo l’obiettivo del webinar “La Medicina di Genere in Sicilia e il Piano di Formazione Nazionale” che si è svolto il 16 novembre sulla piattaforma online del CEFPAS.
Il seminario online si è aperto con i saluti istituzionali di Roberto Sanfilippo, Direttore del CEFPAS che ha evidenziato l’importanza di quest’attività formativa quale azione di diffusione e comunicazione per la medicina di genere in Sicilia. A presentare il Piano di Formazione Nazionale in Medicina di Genere e il percorso dedicato alla Rete dei Referenti aziendali e degli operatori sanitari è stato il Responsabile Scientifico del seminario online Girolamo Guarneri, Dirigente Servizio 8 DASOE Assessorato della Salute Regione siciliana. A illustrare il ruolo della medicina di genere è stata Alessandra Carè dell’Istituto Superiore di Sanità, Osservatorio Nazionale Medicina di Genere che spiega: “La medicina di genere è lo studio dell’influenza delle differenze biologiche, definite dal sesso e socio-culturali ed economiche, definite dal genere, sullo stato di salute e di malattia di ogni persona. La Medicina di Genere si occupa delle differenze che caratterizzano ogni persona nella fisiologia e nella patologia con lo scopo di identificare la giusta prevenzione e la cura più appropriata per ciascuno in ogni fase della vita. La medicina di genere non si riferisce solo alla salute della donna, ma vuole garantire a ogni persona la migliore cura, rafforzando il concetto di ‘centralità del paziente’ e di ‘personalizzazione delle terapie’ nel rispetto delle differenze”.
Le finalità della medicina di genere sono molteplici: identificare le differenze nella fisiologia e patologia umana; identificare i meccanismi alla base delle differenze di genere; individuare i fattori di rischio e le attività di prevenzione di genere e sviluppare i percorsi diagnostici e terapeutici di genere. Il fine ultimo è di garantire ad ogni persona la migliore cura, rafforzando ulteriormente il concetto di “centralità del paziente” e di “personalizzazione delle terapie”. Il Piano di Formazione Nazionale in Medicina di Genere è nato dal lavoro di cinque differenti Direzioni generali del Ministero della Salute e del Centro di riferimento per la Medicina di Genere dell’Istituto Superiore di Sanità con la collaborazione di un Tavolo tecnico-scientifico di esperti regionali e dei referenti per la medicina di genere della rete degli IRCCS, nonché di AIFA e di AGENAS. Il PNP 2020-2025 persegue l’approccio di genere come cambio di prospettiva affinché la valutazione delle variabili biologiche, ambientali e sociali, dalle quali possono dipendere le differenze dello stato di salute tra i sessi, diventi una pratica ordinaria al fine di migliorare l’appropriatezza degli interventi di prevenzione e contribuire a rafforzare la “centralità della persona”.
“Medicina di genere/Medicina di precisione: una opportunità etica a vantaggio della persona”, questo è il titolo della relazione di Piernicola Garofalo, Componente Tavolo Tecnico Regionale Medicina di Genere. Maria Luisa Zoda, Dirigente Centro di simulazione CEMEDIS del CEFPAS, già componente del tavolo tecnico regionale di coordinamento per la Mdg, ha parlato del contributo del CEFPAS in supporto al programma di formazione regionale in medicina di genere. Tra gli obiettivi del Piano Regionale di formazione: diffondere l’approccio di genere in medicina, la centralità del paziente e della personalizzazione delle terapie nella prassi medica e consolidare la rete regionale collegandola alla rete nazionale e internazionale. Antonio Milici, Dirigente medico psichiatra Azienda sanitaria provinciale di Messina e Professore Università degli studi di Messina ha menzionato il primo master di medicina di genere in Sicilia che avrà luogo a Messina.
Un momento del webinar “La Medicina di Genere in Sicilia e il Piano di Formazione Nazionale”
Del progetto Ministeriale LIFEMap “Dalla patologia pediatrica alle malattie cardiovascolari e neoplastiche nell’adulto: mappatura genomica per la medicina e prevenzione personalizzata” – di cui il CEFPAS è partner nell’attività di disseminazione e formazione – ne parlano Angelo De Luca e Isabella Ceccherini, Responsabile UOSD Laboratorio di Genetica e Genomica delle Malattie Rare per l’IRCCS “G. Gaslini” di Genova che è l’ente capofila del progetto di ricerca. Il progetto – che rientra nell’ambito della Traiettoria 3 “Medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata” del Piano Operativo Salute (POS) del Ministero della Salute – ha l’obiettivo di analizzare il genoma di 5000 persone per identificare varianti genetiche e profili associati al rischio di sviluppare obesità, malattie infiammatorie e tumori pediatrici. In particolare, LIFEMap mira a: individuare profili genetici e fattori di rischio ambientale associati a condizioni patologiche nel bambino (obesità, malattie infiammatorie croniche, neoplasie pediatriche); correlare tali profili di rischio alla predisposizione verso malattie gravi nell’adulto (rischio cardiovascolare ed oncologico); sviluppare piani di terapia e prevenzione personalizzata, principalmente indirizzati alle popolazioni pediatriche/giovani. Oltre al Gaslini che coordina il progetto, partecipano in totale dieci enti di ricerca: Irccs San Raffaele Roma, Aorn Santobono-Pausilipon Napoli, Asl Teramo, Università dell’Aquila, Università di Padova, Università Kore di Enna, Università Telematica San Raffaele Roma-Sede Acireale, Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna e il CEFPAS, il Centro per la Formazione Permanente e l’Aggiornamento del Personale del Servizio Sanitario della Regione Siciliana.
Infine, Maria Concetta Brugaletta, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Legale dell’ASP Ragusa, è intervenuta sulla medicina legale nell’ambito delle differenze di genere che è orientata ai percorsi clinici di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, alla ricerca e innovazione in medicina di genere-specifica, in formazione e aggiornamento professionale e alla comunicazione e informazione.
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