L’importanza dello studio del genoma umano nel progetto LIFEMap: l’intervista ad Alessandro Giollo

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Alessandro Giollo, Coordinatore del Tavolo Clinico e Principal Investigator per l’Università di Padova

Alessandro Giollo, Coordinatore del Tavolo Clinico e Principal Investigator per l’Università di Padova spiega il ruolo dell’Università di Padova nel progetto di ricerca LIFEMap: “Come università di Padova siamo impegnati con l’Unità operativa di Reumatologia diretta dal Professor Doria e siamo i coordinatori dei tre tavoli clinici: reumatologico, oncologico e metabolico. In particolare, il nostro compito è quello di coordinare la modalità di raccolta dei dati, la creazione dei questionari da somministrare ai pazienti e abbiamo il compito di coordinare la raccolta dei campioni e il reclutamento di nuovi pazienti”.

Il Principal Investigator per l’Università di Padova illustra la correlazione tra fattori genetici e l’insorgenza di alcune malattie. “La genetica nel corso degli ultimi 10-20 anni e la ricerca nell’ambito della genetica ci ha dato un sacco di informazioni, ma ci ha posto anche tante domande su che ruolo abbia effettivamente il genoma nella suscettibilità ad alcune malattie, nella popolazione generale le malattie più frequenti sono quelle cardiovascolari e i tumori. Lo studio LIFEMap permetterà di sequenziare il genoma di moltissime persone e di trovare le correlazioni all’interno del genoma che ci permettono di dire perché una persona è suscettibile ad ammalarsi di artrite reumatoide e contemporaneamente di essere a rischio di un tumore al polmone. Quello che ci attendiamo da questo studio è che il genoma umano, questa libreria, ci sveli quali libri possano narrare la storia del nostro paziente”.

“Lo studio del genoma umano è uno degli avanzamenti della ricerca medica più importanti avvenuto negli ultimi decenni, numerose patologie non avevano una terapia prima che venisse sequenziato il genoma. Abbiamo scoperto i meccanismi genetici per cui si sviluppano queste malattie, da queste scoperte abbiamo anche identificato delle terapie, una volta impensabili, ma che oggi sono mirate, specifiche e anche più sicure per i pazienti. Lo studio del genoma è rilevante in tutti gli aspetti: dalla diagnostica, all’epidemiologia, alla terapia”. Alessandro Giollo affronta la tematica dei come potere fare prevenzione e di quali strategie preventive attuare per prevenire l’insorgenza di forme gravi di malattie. “Questo è un quesito che LIFEMap si pone e a cui cercherà di rispondere. Aver reclutato e reclutare pazienti pediatrici e le loro famiglie sarà essenziale per riuscire a capire esattamente come interagiscono i fattori ambientali con il genoma di queste persone grazie allo studio LIFEMap” ha spiegato.

In che modo i fattori ambientali possono incidere diversamente tra bambini e adulti? “È molto importante considerare l’interazione di questi fattori, è chiaro che, andando avanti con l’età, ad esempio, avere il colesterolo alto potrà incidere col fumo di sigaretta. La sfida sarà identificare tutti questi fattori, o perlomeno i più importanti. Un grosso aiuto arriverà dall’intelligenza artificiale, dal machine learning, speriamo che questa ci possa dare informazioni in più rispetto alla ricerca standard” conclude Giollo.

Fonte e Foto: Thelifemap.it

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