Come fare prevenzione attraverso la medicina personalizzata: l’intervista a Sofia Chiatamone Ranieri

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La Asl Teramo parteciperà al progetto di ricerca LIFEMap sia con raccolta dati retrospettiva di pazienti adulti con malattie oncologiche, reumatologiche e metaboliche che con reclutamento prospettico di pazienti con tali patologie. Qual è nello specifico il ruolo dell’ASL Teramo nel progetto LIFEMap? Lo spiega Sofia Chiatamone Ranieri, Direttore UOC Patologia Clinica dell’Asl Teramo: “Il ruolo dell’Asl di Teramo è quello, primariamente, di arruolare pazienti sia da un punto di vista prospettico che retrospettivo. L’obiettivo è quello di individuare casistiche di pazienti adulti con patologie oncologiche, patologie metaboliche e infiammatorie, in particolare nel campo delle patologie autoimmuni per fornire campioni biologici e dati clinici agli specialisti di analisi e quindi cercare di mappare il genoma dei pazienti e correlare i dati genomici con quelli ambientali per definire i fattori di rischio coinvolti. Questo progetto si propone di raccogliere dati su 5000 pazienti tra adulti e bambini e vuole individuare quelli che sono i fattori di rischio nel genoma umano che, poi, possono avviare, in qualche modo, dei percorsi di prevenzione a lungo termine per combattere le malattie prima che queste insorgano. È un lavoro molto complesso perché saranno tantissimi i dati da analizzare e sarà complesso anche integrarli per definire gli algoritmi di mappatura e individuare i fattori in maniera specifica. L’idea è quella di raccogliere campioni di sangue in cui c’è il DNA costituzionale, ossia quello che ereditiamo dai nostri genitori, e cercare di individuare all’interno del DNA quelli che sono i geni che potrebbero associarsi allo sviluppo di malattie”.

L’intervista a Sofia Chiatamone Ranieri, Direttore UOC Patologia Clinica dell’Asl Teramo

Abbiamo parlato in LIFEMap dell’importanza della medicina personalizzata, in che modo questa si fonde con la diagnostica di precisione? “Ritengo che si possa parlare di medicina personalizzata solo se si parla di diagnostica personalizzata o di precisione perché si può definire una terapia su misura, (tailored, in lingua inglese) soltanto se si individuano esattamente quelli che sono i fattori da combattere nella malattia e questi fattori li fornisce soltanto la diagnostica. Ecco perché se riesco ad avere una tecnologia che individua i fattori genetici predisponenti o i fattori coinvolti nella patologia, posso utilizzare i famosi farmaci biologici o la famosa terapia target che va a colpire, specificatamente, un marcatore di malattia e non in maniera specifica, per cui riduco anche gli effetti tossici della terapia che vado ad utilizzare” chiarisce il Direttore UOC Patologia Clinica dell’Asl Teramo.

L’intervista a Sofia Chiatamone Ranieri, Direttore UOC Patologia Clinica dell’Asl Teramo

In che modo si può fare prevenzione attraverso la medicina personalizzata? Sofia Chiatamone Ranieri, spiega: “Finora ho parlato di cura, dell’uso della diagnostica di precisione per curare, ma la diagnostica di precisione serve anche per prevenire. Questo è il grande obiettivo di LIFEMap: individuare dei fattori di rischio che possano essere attenzionati prima dell’insorgenza della malattia per permettere alla sanità di lavorare su quelli che sono i fattori di rischio per rallentare l’insorgenza della malattia o evitare la sua insorgenza nel tempo”.

L’intervista a Sofia Chiatamone Ranieri, Direttore UOC Patologia Clinica dell’Asl Teramo

A cura di Ilenia Inguì

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