Progetto LIFEMap: l’intervista ad Angelo Ravelli, Direttore Scientifico del Gaslini

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Dal 6 all’8 maggio si è svolto a Genova il General Meeting di presentazione del progetto di ricerca denominato “LIFEMap: dalla patologia pediatrica alle malattie cardiovascolari e neoplastiche dell’adulto: mappatura genomica per la medicina e la prevenzione personalizzata” che ha l’obiettivo di analizzare il genoma di 5000 persone per identificare varianti genetiche e profili associati al rischio di sviluppare obesità, diabete, disordini cardio-circolatori, malattie infiammatorie e tumori sia pediatrici che dell’età adulta. L’Istituto Giannina Gaslini è l’ente capofila del progetto che raduna un consorzio di dieci enti di ricerca. Il Gaslini ha ricevuto dal Ministero della Salute un finanziamento di 5,4 milioni di euro per la realizzazione del progetto.

L’intervista ad Angelo Ravelli, Direttore Scientifico del Gaslini

Angelo Ravelli, Direttore Scientifico del Gaslini

“Per noi è stato motivo di grande soddisfazione aver ricevuto questo finanziamento sia per la sua entità sia perché la proposta del Gaslini si è classificata al secondo posto tra le 18 che sono state presentate e siamo stati preceduti solo da un ente importante come il CNR” ha spiegato Ravelli.

Per il Direttore Scientifico del Gaslini, l’obiettivo del progetto “è ambizioso e difficile ed è quello di identificare i fattori genetici, ambientali legati a particolari stili di vita, all’alimentazione o all’attività fisica che in età neonatale o pediatrica predispongano allo sviluppo di condizioni croniche nell’età adulta ad esempio all’insorgenza di obesità, iper-tensione, di tumori, di malattie infiammatorie. L’obiettivo fondamentale è quello, una volta identificati questi fattori, di correggerli nei soggetti che li posseggono per evitare che si sviluppino queste condizioni che hanno un impatto importante sulla salute, sulla qualità della vita, ma anche sul sistema sanitario nazionale”.

Angelo Ravelli, Direttore Scientifico del Gaslini

Il Gaslini è un’eccellenza non solo ligure, ma anche a livello nazionale di cui fanno parte esperti e professionisti sanitari.  “L’Istituto Gaslini è uno dei pochi grandi ospedali pediatrici italiani interamente dedicato alla cura del bambino e dell’adolescente ed è anche un policlinico pediatrico perché ospita le principali specialità della pediatria in ambito medico e chirurgico. È un ospedale inaugurato nel 1938, l’obiettivo che stiamo perseguendo è quello di creare un nuovo padiglione, che verrà denominato il padiglione zero e sarà un grande padiglione dedicato all’assistenza medica e chirurgica dei bambini con patologie acute e subacute” ha aggiunto Angelo Ravelli.

Angelo Ravelli, Direttore Scientifico del Gaslini

“Il Gaslini è un’eccellenza sotto l’aspetto assistenziale perché nell’istituto operano medici, professionisti, infermieri qualificati nella cura delle patologie pediatriche. Accanto alla componente che opera in campo clinico-assistenziale, vi è la componente che fa ricerca. La ricerca del Gaslini ha l’obiettivo di studiare le patologie del bambino e dell’adolescente e di identificare delle possibili cause di queste malattie e delle terapie ottimali. Abbiamo ricercatori di altissimo livello all’interno dell’Istituto che svolgono una ricerca che è in larga parte traslazionale ossia una ricerca che ha l’obiettivo di trasferire a beneficio del paziente i risultati che si ottengono in laboratorio o nella ricerca clinica” ha detto il Direttore Scientifico del Gaslini.

In particolare, in merito a Isabella Ceccherini, coordinatrice di progetto, responsabile della UOSD Laboratorio di Genetica e Genomica delle Malattie Rare per l’Istituto Giannina Gaslini, con attività sia diagnostiche che di ricerca e a Paolo Uva, ricercatore e responsabile dell’Unità di Bioinformatica Gaslini di Genova, Ravelli afferma: “La Dott.ssa Ceccherini e il Dott. Uva sono tra i migliori ricercatori che abbiamo nell’Istituto. Ceccherini sta coordinando benissimo con grande energia, grande dinamicità e perizia tutto il gruppo che comprende dieci centri per la realizzazione del progetto LIFEMap; il Dott. Paolo Uva è un bioinformatico di notevole livello che ha creato dal nulla, in questi anni, un laboratorio di bioinformatica che si occupa di raccolta, elaborazione dei dati, di analisi genetiche, ma ha anche introdotto la parte dell’intelligenza artificiale all’interno dell’Istituto”.

A cura di Ilenia Inguì

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